top of page

Riuso creativo: nuova vita al passato che amiamo



Adoro il vintage perché ha tanto da raccontare.

Soprattutto quando racconta di noi. Della nostra storia, della nostra famiglia.

Ed è per questo che di quell’antica tradizione per cui la sposa debba indossare “qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato, qualcosa di blu e una moneta da sei pence nella scarpa” è quel “qualcosa di vecchio” ad affascinarmi da sempre. Perché simboleggia il fatto che i legami affettivi e familiari non si rompono col matrimonio, ma si trasformano. E perché spesso, nell’affascinante ricerca tra i ricordi di famiglia che precede un matrimonio, si possono trovare piccoli tesori dimenticati: il velo della bisnonna. Un vecchio corpino. Un colletto di pizzo. E, legati ad ognuno di essi, pezzi di vita e di felicità.

Dalla mia passione per il vintage, e per tutto ciò che è vissuto, è nata l’idea di trasformare alcuni oggetti preziosi di famiglia in accessori moda in linea con le tendenze e con il gusto della sposa. E così un vecchio corpino può diventare bustier di un’ampia gonna in chiffon di seta e tulle. Un vecchio collo in filet può essere applicato in vita, diventando elemento decorativo per una gonna in organza di seta.

Io stessa conservo tanti pezzi provenienti da chissà quale passato e che talvolta riutilizzo nelle mie collezioni: il solo sentirne il profumo mi fa respirare tutta la vita che li ha attraversati e che, a pensarci bene, è ancora lì. Per questo trovo il riuso creativo un’idea romantica e vincente se il progetto si adatta perfettamente ai desideri e alle necessità della sposa. L’unica regola è: non permettere mai che venga fuori una brutta copia del passato, ma sempre qualcosa di originale. E di nostro.

Invito a fissare un appuntamento per disegnare insieme un nuovo abito partendo da un vecchio pezzo di famiglia: potreste restarne incredibilmente sorprese!





3 views0 comments
bottom of page