C’è una storia che voglio raccontare, una storia di bambine, di principesse buone in attesa di principi salvatori e di regine cattive che cercano di salvarsi da sole. Da piccola ne ero affascinata ma crescendo ho cominciato a farmi delle domande. E se l’errore fosse tutto li ? E se provassimo a riscriverla quella storia?
L’immaginario collettivo è colmo di stereotipi creati da anni e anni di narrazioni più o meno costruite con finalità a sfondo socio-psicologico: la buona Biancaneve braccata dalla cattiva strega con mele avvelenate, cerca di insegnare la pericolosità del narcisismo femminile (la più bella del reame) a favore di un candore pudico e ingenuo di una donzella leggiadra che addormentata da un morso di mela viene salvata dal bacio del principe salvatore.
E che dire della bella addormentata nel bosco? La dolce aurora odiata dalla strega cattiva cade addormentata dopo una puntura fatale, anche lei sarà salvata dal bacio del principe che allo scoccare del centesimo anno dall’incantesimo, e dopo molte difficoltà, salverà principessa, castello e castellani.
Ci siamo tutte sentite principesse braccate da regine cattive o da streghe malvagie e tutte abbiamo sognato l’azzurro principe sul bianco destriero che con coraggio e spada sguainata veniva a salvarci rendendo la nostra vita luminosa e scevra di ogni sorta d’ ombra. Aspetta e aspetta ma il principe azzurro non arrivava mai e allora abbiamo capito che intorno a noi esiste solo tanta confusione: principesse che a furia di aspettare hanno smesso la maschera del candore cedendo a rabbia e frustrazione, principi senza la minima voglia di affrontare crepe e dirupi o draghi sputa-fuoco per poi ritrovarsi in premio una candida principessa con aspettative milionarie. Insomma abbiamo creato un bel pasticcio.
Credevamo di realizzare un mondo rosa e ci siamo ritrovati con un bel noir in cui i principi anziché scalare montagne e affrontare pericoli finiscono per ammazzare le principesse e così la storia finisce prima. Ma non è di femminicidio che voglio parlare.
Voglio parlare di donne che non aspettano più i principi azzurri che intanto si sono tinti di nero e smettono così di essere principesse, e come d’incanto diventano Regine.
Abbandoniamo lo stereotipo della principessa buona e anche quello della regina cattiva. Diventiamo donne capaci di differenziarsi e di essere se stesse, e impariamo a contare sulla nostra forza e sulla nostra determinazione.
Se si interroga il dizionario Treccani sul significato della parola principessa esso è simile a quello della parola regina, tranne che per una definizione tutt’altro che banale. Nella definizione di regina balza all’occhio la frase…donna che primeggia per qualche qualità. Ecco, le regine hanno qualità proprie e non aspettano mai di svegliarsi con il bacio del principe o di uscire dalla torre grazie ad una spada e ad un destriero affidati a un improbabile eroismo maschile.
Le fiabe ci hanno mostrato un mondo non reale, pieno di storie e personaggi improbabili. Non possiamo più lasciarci influenzare da Biancaneve, Cenerentola o Cappuccetto rosso. Guardiamo alla storia e alle donne che sono state protagoniste. La storia ci racconta di regine coraggiose e intraprendenti che hanno preso decisioni audaci che spesso hanno fatto la differenza segnando epoche.
Le regine hanno fatto la storia possiamo affermare e potremmo parlarne all’infinito, ma ne ho scelte otto. Otto regine che non hanno ispirato linee e orpelli per abiti da collezione, ma che mi hanno ispirato per forza e lungimiranza e che mi permettono di pensare che le fiabe saranno abbandonate, i principi dimenticati e finiranno così le storie rosa diventate cronaca nera e le donne cominceranno a salvarsi da sole.
Regine…wedding e altre storie è un viaggio nella storia e nell’universo femminile, un’ indagine dell’eterna dialettica del vivere, tra omologazione e differenziazione, con una sola certezza: le regine non si omologano mai.
Otto regine per otto donne che proveranno a dimostrare che omologarsi a stereotipi non rappresenta la strada maestra.
Isabella di Castiglia
Caterina di Russia
Maria Antonietta
Eleonora di Equitania
Elisabetta I d'Inghilterra
Caterina dé Medici
Artemisia di Alicarnasso
Cartimandua, regina delle tribù dei Briganti